martedì 10 marzo 2015

Sailor Moon Crystal, parliamone

Sì, tu!
Anche tu che non sai minimamente  cosa io ti stia per propinare, leggerai!
Ha funzionato la minaccia? Spero per me proprio di sì.
Ad ogni modo, nel frattempo, prima che lo stomaco reclami la cena, direi che oggi possiamo perderci nei discorsi gossip dell'otaku medio (ovvero il fan, l'ammiratore a tratti patologico e che in alcuni gradi preoccupanti di passione crede di essere dio in terra e che solo lui  guardi anime, legga manga e, in alcune varianti della specie, legga i classici americani comics), insomma  comunque se siete fan dell'animazione in generale, questo è il post che fa per voi!
Ora: Sailor Moon Crystal. 
E so che qui molti staranno facendo la faccia estasiata con tanto di sbrilluccichii da trasformazione sailor (molto probabilmente staranno già mimando le pose da "power make up", tradotto "potere del cristallo di luna, etc... vieni a me!") ed altri invece, con occhi sbarrati d'orrore, accompagnati da musica da colpo di scena, staranno preparando il rogo, chimando telefonicamente il boia e  predisponendo tutto il kit per l'inquisizione perfetta.
Dunque, era il 1995 - prometto che non mi dilungherò con la genesi della mia preadolescenza - quando vidi per la prima volta sui canali della Mediaset Sailor Moon. Inutile dire che per la mia parte femminile e di fanciulla delicata, fu amore a prima vista. Un amore che è durato anni, e dura tutt'oggi (sennò di che stamo a parlà?),  e voi non potete minimamente immaginare la gioia avuta nell'estate 2012 quando venne annunciato il remake della serie animata, ma che questa volta sarebbe stata fedele alla storia del manga (fumetto giapponese) originale. Giuro che pensai che non sarei arrivata viva a questo momento, ma ahimè, per voi poveri lettori, ci sono arrivata - smettetela di mandarmi colpi ora! - . 
L'estate del 2014 è stata segnata dall'uscita di questa serie, nemmeno stesse arrivando il Messia, e per me la prima puntata è stata un sogno! Non potevo aspettarmi tanto. Tutto era come nel manga, le figure eleganti dei personaggi rispecchivano quelle del fumetto originale e nonostante le prime critiche negative, lasciavo perdere chi attaccava una cosa che ormai reputavo anche un po' più superiore della prima versione animata, anche se ne sono fortemente legata, la nuova veste è molto accattivante, più adulta, gotica e meno per ragazzine; per cui tutto questo mi bastava  e avanzava. Perfino le nuove trasformazioni, sebbene peccasero di fin troppa computer grafica, mi hanno fatto innamorare comunque. Ero felice, i miei occhi cominciavano a diventare come quelli sbrilluccicosi di Sailor Moon, colombe, uccellini cinguettanti, cristalli, gioia e gaudio!!! 
Poi qualcosa è cambiato... cosa puoi aspettarti dal fottuto colpo di fulmine da serie aniamata alla prima puntata?! 
La nostra crisi di coppia è cominciata con i vistosi errori di disegno, per poi arrivare ad evidenti errori d'animazione, poi passare ad orrori di prosepttive, poi spille, spalle, cambi di vesti degni di un trasformista, come se già non bastassero le magiche trsformazioni già conosciute (vedere la puntata in cui la regina Serenity - Selene nella trasposizione italiana - indossa l'abito della principessa Serenity!!! ) qui sotto una diapositiva del tragico fatto.


Ancora più sconvolgenti sono le scene salienti, da quelle romantiche a quelle d'azione cult, che vengono riassunte in due fotogrammi e miei occhi di bambina, ora mai trentenne, grondano lacrime pensando all'enorme trauma che le viene inferto. 
Ora, non è che voglio fare una recensione negativa o buttarmi contro questa nuova trasposizione animata di Sailor Moon, ma io non so... la Toei Animation. No, solo per dire una cosa... sa che ha un nome e una reputazione da difendere? Dopo anni di onorato servizio d'animazione, guardando questa serie ho iniziato ad avere seri dubbi riguardo il personale inserito al reparto risorse umane che deve scegliere e poi fare colloqui ai futuri collaboatori da inserire nella catena di montaggio che tutto ha fatto tranne che montare bene dove doveva. Il risultato non dico che è tutto da buttar via, ma un po' d'impegno, dato che era il super debutto da dive dell'animazione con un'opera abbastanza in vista come Sailor Moon, potevate mettercelo.
Ho visto serie anime con trame molto più stucchevoli e di poca rilevanza con un'animazione da far venire la pelle d'oca per quanta precisione e bellezza veniva rappresentata.
Che cosa ti è successo Toei Animation? Non ti riconosco più? Com'è potuto succedere?
Ora mi ritrovo a fare la valigia, trascinandola poi in direzione della porta e voltandomi malinconica, pronta a fare la scenata d'addio e a lasciarsi per sempre, butto l'occhio verso lo schermo del pc parzialmente delusa. Ed ecco i ripensamenti << Forse nella seconda parte di storia di Sailor Moon Crystal c'è speranza, magari sull'onda del successo e clamore, avranno messo a lavoro le più alte mani chirurgiche della tecnica d'animazione?>> Magari... magari...
Ed ecco Chibiusa con occhi che sembrano finestre  su una faccia e lì capisco che la mia visione continuaerà ad essere dolorosa, poi piacevole e poi di nuovo dolorosa e così via.
Mettendo da parte il mio modo spiritoso di parlarne a riguardo, io trovo che questo lavoro, come dicevo poc'anzi, sia abbastanza buono. È quel abbastanza che non mi va giù. Lo so, sono una donna da diamanti e dalle aspettative alte.
Forse non perdono a quest'opera, proprio il fatto che è mediocre rispetto, non tanto alle aspettative che poteva dare ad un qualsiasi ammiratore, ma proprio per l'impegno mal tenuto e che mi sarei aspettata di vedere su una serie animata di  scarsa rilevanza, ma non su un'opera che sul mercato nipponico, e poi mondiale, ha avuto un impatto tale da rendesi ormai universalmente amata e conosciuta. Per cui è logico che molti affezionati e non, possano essersi scagliati con rabbia nei confronti di questo prodotto finale. E probabilmente chi è molto più easy come me, tende a volerci passar sopra questo non irrilevante particolare, continuando il rapporto di masochiscmo con 50 sfumature di cristallo di luna o d'argento (q.b), tanto uno vale l'altro per la Toei Animation. Da una parte però non si può non biasimare la fazione fans "inquisitori" che non graziano questi aspetti e sta massacrando senza pietà quest'ultima fatica d'animazione giapponese che rimarrà come una macchia di caffè sulla tovaglia e nemmeno l'acqua frizzante, prima dello smacchiatore, potrà toglierla dalla memoria di moltissimi ammiratori. 
Però anche voi heaters parziali, o totali, ditelo che non vedete l'ora che esca l'episodio ogni due settimane e che comunque è l'amore per Sailor Moon che vi invita a quella leggerissima punta di masochismo che affligge anche la vostra categoria. Altrimenti non stareste lì ad imprecare contro uno schermo. 
Io comunque suggerirei di sdrammatizzarci su e a riguardo di dare un'occhiata al blog tumblr Crystal Quality (purtroppo per gli italiani puri e allergici all'apprendimento, è in inglese) che cattura parti del suddetto anime e ci fa il classico "famoce 'na risata sopra" e vi assicuro che addolcisce di molto la pillola. 
Ed ora dopo tutte queste chiacchiere inutili partorite solo per intrattenervi e per allenare le mie capacità di scrittura, direi che posso andare a far cena. Ma prima di lasciarvi linko qui sotto il video della sigla finale di questa nuova versione. La canzone è la riesumazione del coro dell'Antoniano dei tempi d'oro, ma la trovo molto carina e fin troppo romantica.

Per cui buona visione, grazie per aver letto, spero di avervi divertito e raccontatemi come avete preso la vostra delusione amorosa con Sailor Moon Crystal.

Claire Piece








lunedì 9 marzo 2015

Rinascita... speriamo non diventi un vizio

Dopo un lungo anno sono tornata, ma non sono più la vecchia Kiara Nana. Diciamo che a causa di una lunga agonia, ha dovuto capitolare all'ondata del cambiamento interiore più totale. La definirei deceduta e anche da un bel pezzo. Come tutte le persone che se ne vanno, anche lei ha lasciato qualche piccola traccia, è una piccola parte di me, ma non è più persistente ed a volte devo ammettere che soccombe in nome della mia più completa evoluzione, chiamiamola anche maturazione.
Ovviamente non rinnego quello che è stato il mio nome e firma, soprattutto, quello che è stato essere "Kiara Nana". È grazie a  questo nome d'arte ( e non solo dato che per molti amici ero ora mai KiaraNana) che sono diventata quello che sono ora e che sono arrivata dove sono ora. Molto probabilmente questo pseudonimo continuerà a spingermi verso la direzione che avrei dovuto prendere, ma sarà il nome Claire Piece che mi apparterrà di più e che mi rispecchia in modo più autentico, meno artificioso. Anche se sono nascosta dietro un'altra firma, con questo nuovo modo d'identificarmi mi sento più me e risolutamente più professionale ed allo stesso tempo mi sembra di mostrare l'autenticità della mia persona e di quello che faccio.
A proposito di quel che faccio... come saprete ( se esistete ancora miei lettori, le scuse le lascio come dessert) nell'ultimo post "d'addio" scritto quasi un anno fa, dissi che la mia attività di illustratrice si sarebbe spostata su altri lidi e dopo sofferenze, frustrazioni, pianti, crisi esistenziali (che ancora non è che mi abbandonino) e il pregare per miracoli e grazie, sono approdata in un ambiente-studio artistico che non mi sarei mai aspettata e che negli ultimi sei mesi mi ha fatto crescere molto artisticamente parlando ed il merito è soprattutto del maestro che mi sta seguendo. 
Per cui diciamo che adesso una specie di barlume alla fine del tunnel lo potrei cominciare a vedere (ma non canto comunque vittoria, la vita del freelance è una strada di sangue e sudore, soprattutto di suppliche al pagamento ai committenti). Inoltre grazie a questo nuovo contesto e collaborazione, stanno cominciando ad uscire opportunità che non mi sarei mai aspettata, per cui continuiamo così e vediamo che vien fuori. Anche se la situazione attuale che ci circonda ha ben poco di positivo, ma facciamo conto che comunque restare a grondare lacrime in un angolo non è la soluzione e che un po' di palle bisogna cominciare a tirarle fuori.
Altro cambiamento sarà il mio approccio al blog. Era stato concepito come blog artistico, ma dato che abbiamo rinnovato in totale look, autrice e attività, direi che posso rilassarmi, buttarmi su molti altri tipi di argomentazioni e usare anche un lessico scurrile se occorre. Quindi aspettatevi di tutto! No, dai scherzo... o forse no, diciamo che sarò molto più comico/ironica/sarcastica/discussioni che non saranno del tutto d'elevato spessore culturale. Direi che voglio sentirmi più libera e me stessa e parlare di qualunque cosa m'ispiri, incontri o mi dia sui nervi. Proprio su questo principio è nata Claire Piece e se posso confessarvelo ragazzi, io la amo e tanto e spero che possa piacere anche a voi.
Per cui con rammarico annuncio la dipartita della nostra amata Kiara Nana e lunga vita alla regina Claire Piece.
Inoltre chiedo venia per l'assenza ( se seguite ancora questo blog) e per il depressissimo addio di un anno fa. Prometto che in un modo o nell'altro scriverò, pubblicherò e condividerò con voi pensieri, opere per tenerci compagnia.
Adesso vado a morire sul letto e mi appresto a cominciare la settimana.

Buona notte da Claire Piece



domenica 27 aprile 2014

Il blog si ferma...

Salve a tutti miei follower (sempre che seguiate ancora questo blog, dato che io lo aggiornavo molto saltuariamente e che, molto probabilmente, il mio SEO sia pari a zero).
Ad ogni modo questo è un articolo di congedo... non saprei come altro definirlo.
È un momento difficile per tutti e anche la mia situazione emotiva, di vita e sviluppo artistico, hanno seguito la modifica di quello che mi è successo e di quello che mi, e ci, succede attorno.
Come illustratrice continuerò con il mio disegnare, ma devo tristemente ammettere che non trovo più la giusta spinta per continuare a intraprendere il percorso (come amo definirlo io) di illustratrice in stile manga.  Da molto sento la necessità di prendere con più leggerezza il mio amore per il mondo nipponico; questo non vuol dire che non lo ami più o che non ho più intenzione di seguire ciò che lo riguarda. Semplicemente mi limiterò a viverlo in maniera più light e disimpegnata, cercando di concentrarmi su altro e ampliare le mie vedute in modo globale.
Rimarrò illustratrice ma cercherò di illustrare anche in altra tecnica pur continuando a mantenere il mio stile.
Purtroppo per il posto in cui vivo e le risorse che ho a disposizione, mi trovo con le mani legate e inoltre le mie stesse esigenze artistiche negli ultimi mesi sono drasticamente cambiate, o forse semplicemente trasformate. Forse questo rimarrà un blog dove posterò di tanto in tanto qualche lavoro, ma quasi certamente mi trasferirò in altri lidi mediatici e con contenuti molto differenti dagli standard seguiti fin ora. E per coerenza alla materia che ho trattato qui, non ho molta voglia di inserire argomentazioni che esulano dai temi affrontati da questo blog profilo/artistico.
Spero con tutto il cuore che questo non deluda le vostre aspettative nei miei confronti e comunque continuerete a seguirmi anche in una veste differente.
Sulla mia pagina Google+ troverete i post e nuovi link di quello che sto seguendo e facendo. 
Spero vivamente di trovarvi lì numerosi e vicini a me.
Grazie per il sostegno dimostrato fin ora per Kiara Nana, vi sarà sempre grata per questo anche se adesso la sentirete un po' meno.

Un enorme abbraccio e ringraziamento

A presto

KiaraNana

mercoledì 5 marzo 2014

Nuovo corso di disegno e manga in collaborazione con la Scuola di fumetto Marche.

































Castel di Lama 12 Marzo 2014 - apre il nuovo corso di fumetto e disegno della Scuola di fumetto Marche. Le iscrizioni sono aperte e il corso avrà inizio il 12 Marzo 2014 presso la Palazzina del campo sportivo in via Tevere a Villa Sant’Antonio (Castel di Lama)(AP).
Le insegnanti del corso, Chiara Pezzella (KiaraNana) specializzata in Manga e Laura Martellini insegnante dei corsi Junior della Scuola di fumetto Marche, seguiranno gli alunni nel loro percorso di apprendimento personalizzato modulandolo in base al livello di partenza.
Il corso Junior sarà rivolto ai bambini delle scuole elementari dai 7 ai 10 anni ha lo scopo di far apprendere le basi del disegno (la figura umana, gli animali, i paesaggi, i personaggi dei fumetti) e della narrazione a fumetti attraverso esercitazioni pratiche e una didattica coinvolgente.
Il corso base sarà rivolto ai ragazzi delle scuole medie dagli 11 ai 13 anni ha lo scopo di trasmettere le regole per la realizzazione di una breve storia a fumetti completa, dal disegno alla sceneggiatura all’inchiostrazione fino alla colorazione.
Il calendario corso prevede le seguenti date: 12,19,26 marzo; 2,9,16, 30 aprile; 7,14,21 maggio.

Per info e iscrizioni contattare:
tel: 370 7152213

                                      







domenica 17 novembre 2013

Lezioni di disegno artistico e manga.

Ciao a tutti!
È da un mesetto che sono latitante, ma anche Kiara Nana è stata messa a dura prova in questo periodo, l'importante è uscirne meglio di prima, no?
Ad ogni modo, sono qui per comunicare che terrò delle piccole lezioni sul disegno artistico e sul manga.
È stata un'idea nata dal fatto che mi è sempre piaciuto aiutare e guidare chi, disegnando o no, ha sempre voluto capire e migliorare la propria tecnica o semplicemente scoprire quale stile, manualità e attitudine fa parte del proprio bagaglio creativo. Così ho deciso di mettermi in gioco e provare a trasmettere la mia parte d'esperienza nel disegno.
Qui è allegata la locandina pubblicitaria con i miei contatti di cui potete usufruire per avere da me tutte le informazioni che vi interessano. Potete anche contattarmi sul mio Facebook .
Per ora le lezioni e ripetizioni si terranno nel territorio Ascolano (Ascoli Piceno), ma non escludo che, se ci sarà un'ottima risonanza, magari si espanderà anche altrove.
Vi ringrazio in anticipo e spero parteciperete numerosi.


mercoledì 9 ottobre 2013

Il disegno è un lavoro

Salve a tutti.

Oggi mi sono trovata a parlare, per l'ennesima volta, con un mio caro amico, di un problema che affligge la maggior parte delle persone che lavora nel campo artistico, grafico ( come tento di fare anch'io ) e artigianale. Così non ho potuto fare a meno di voler condividere i miei pensieri, anche un po' frustrati, riguardo a come viene considerato un non-lavoro, uno svago a prestazioni che si pretendono eccellenti e professionali a costo zero, la professione non riconosciuta dell'artista, in qualsiasi campo: illustrazione, fumettista, grafico, etc...
Penso che tutti noi avremo iniziato con esperienze che all'inizio non vengono retribuite, purtroppo fa parte del gioco 'sono solo all'inizio'. Però poi arriva un tempo in cui ci si inizia a chiedere << Ormai sarà il caso che quel che faccio mi venga riconosciuto professionalmente? Forse è il caso, se voglio che questa diventi la mia professione, di iniziare ad essere pagato? >> Più che altro si comincia ad avere la necessità, non solo per propria soddisfazione professionale, di cominciare anche a viverci col proprio mestiere-passione.
Ecco questi sono i quesiti che inizierete a porvi nel momento in cui avrete avuto una fetta di esperienze su commissioni gratuite ( la maggior parte delle volte, con l'illusione di farvi intendere che verrete pagati ) tali che vi hanno fatto accrescere in bravura, sì, ma che non vi hanno, non solo riempito le tasche, ma che vi svalutano artisticamente parlando. E non rammaricatevi per via del fatto che non ve ne siete accorti prima; eravate in buona fede e confidavate nell'idea che il vostro committente avesse un minimo di onestà da fargli chiedere << Ti devo qualcosa per il tuo lavoro? >>
Posso assicurarvi, che se siete arrivati a questo punto della prassi sopra indicata, siete a buon punto nell'aver iniziato a capire quanto vale il vostro tempo, fatica e passione che mettete quando lo fate, sopratutto per farlo riuscire al meglio che si può e soddisfare il cliente. Quando le esperienze negative, di mancato pagamento, si accumulano, in chiunque, anche chi non fa questo mestiere, scatta una molla per cui è normale pretendere una ricompensa. Ora questo mio concetto non vuole esprimere venialità, ma sottolineo, che vuol esprimere un concetto più di onestà e il principio che è giusto pagare per un servizio richiesto. Ma veniamo ad un punto focale di questa mia discussione.
Gli altri, le persone comuni, che non hanno la dote del saper disegnare, scolpire, pitturare e rappresentare con l'arte o arti manuali, non considera ciò che fate un vero e proprio lavoro. Partite da questo presupposto.
Sta a voi dovergli far capire che ciò che fate è un lavoro come altri e che come tale va valorizzato, riconoscendone la validità e DEVE essere remunerato. Bisogna tutelarsi come fa chiunque, stipulare una qualche forma di contratto, un pagamento anticipato, creare insomma una garanzia, creare quell'aspetto professionale che a molti committenti sfugge mentre pensa << È solo un disegno. Non si può esigere un pagamento per una cosa poco importante come questa. >> E invece è qui che ti sbagli caro committente. Io quando lavoro alla creazione abbozzata, prima mentale e poi pratica, di ciò che mi hai commissionato, devo lavorarci sopra per parecchio. Quando prima devo fare una bozza, poi definirla e in seguito ripassarla - a mano o in computer grafica - devo sprecare tempo e ore. I miei occhi davanti al computer bruciano e non è solo la mia mano a lavorare, ho bisogno anche di loro per un risultato ottimale. Bene, se ora sommiamo tutti questi fattori, ne uscirà fuori che dopo tanta fatica, anche se è il lavoro che ti piace fare, si spera venga ripagata; come se lo aspettano tutti d'altronde.
La cosa peggiore è che, vada che sia un estraneo a raggirarti per non pagare, è un'evenienza che impari a calcolare, ma da un amico non te lo aspetti proprio. Mi è capitato una volta e sono andata su tutte le furie. Quello che manda ancora più in bestia, è che proprio perché è un tuo amico, una persona vicina a te, che conosce le tue frustrazioni riguardo questo aspetto del tuo lavoro, non ti aspetteresti di essere preso in giro proprio da lui. Da qui voglio consigliarvi che la vostra professionalità venga sempre assecondata, magari solo un piccolo sconto, per gli amici, e per quanto riguarda il regalare solo in sporadicissime situazioni, anzi io le definirei eccezioni. Sarò cruda, ma è così. È lavoro.
Altro punto focale, quando un vostro lavoro viene utilizzato per una qualsiasi stampa, apparizione, collaborazione, etc... Pretendete sempre e comunque che la vostra firma e nome vengano sempre inseriti, nominati e sottolineati. Altrimenti tanto vale disegnare per sé stessi e non mostrare ciò che si fa agli altri. Questo equivale al puro sfruttamento e forse è peggiore del non essere pagati e il vostro lavoro sarà di qualcun'altro e voi rimarrete perennemente nell'ombra, sarete ' l'autore signor nessuno'.
È vero che siamo sotto periodo di crisi, ma non per questo il tuo lavoro deve essere sottovalutato o svalutato per via del fatto che non si possa pagare. Perché se è così, le persone invece di chiedere agli esperti, dovranno imparare da sole a fare il lavoro che si aspettavano fosse gratuito. In pratica sarebbe come entrare in un negozio e pretendere di uscire senza pagare ciò che abbiamo preso; non trovate che sia profondamente ingiusto e criminoso?
Tempo fa trovai su un journal di Deaviant Art, un articolo dell'artista Stephen Silver , in cui parlava delle mie stesse identiche problematiche con l'aggiunta della sua veterana esperienza. 
Lascerò qui sotto uno dei suoi tanti video a riguardo e vi auguro di dare sempre il meglio con il massimo dell'onestà, non solo la vostra, ma sopratutto dei vostri futuri clienti.

                          se occorre attivate l'impostazione sub. in italiano qui nella barra della finestra youtube.


venerdì 27 settembre 2013

Matita - gomma

Ciao a tutti!

Oggi vi scrivo qualcosina in più riguardante il mio rinnovato approccio all'illustrazione e una piccola scoperta su un articolo per il disegno (sì, lo so, magari voi già ne conoscerete più di me. Ma lasciatemi questo piccolo momento di gloria ).

Negli ultimi mesi ho disegnato sempre molto sporadicamente, sopratutto con la pc grafica e sebbene lo stile manga mi piaccia e continui a far parte di me, ho deciso, e posso dirlo con certezza, sopratutto dopo aver fatto il mio primo ritratto - come vi accennai tempo fa - che forse un po' di sano disegno realista, usando i ritratti come spunto non possa che farmi del bene. Distogliendomi un po' dagli stereotipi del classico disegno manga e facendomi conoscere una parte di me che credevo non fosse abile nel ritrarre il viso e le caratteristiche altrui.
Ora non voglio dire che non disegnerò mai più illustrazioni manga, lungi da me il rinunciare a qualcosa che è stata la mia vita per molto e alla  sua vivacità, alla stimolante gioia di disegnare in manga, ma bisogna diluire alcuni aspetti della propria vita.  E forse proprio perché sono una disegnatrice, questo aspetto traspare sfacciatamente nei miei lavori. Purtroppo la croce e delizia di chi disegna, è che quello che tratteggia con la matita spesso e volentieri, astratto, fantastico o realista che sia, ritrae senza margine d'errore la sua sfera psico-affettivo-fisica. Non c'è gomma che possa cancellare questa particolarità, una potente sensibilità, che non è solo artistica. Ma la amo ed è mia, è nostra, è solo di chi può capire bene un animo umano solo tramite l'immagine.
Concludendo il mio monologo, posso solo dire che cercherò di affrontare al meglio questa strana fase della mia vita artistica e non. Spero tanto che voi, chiunque mi segua, possa capirmi e sostenermi. Perché come dico sempre: "se non fosse per gli altri, che mi riconoscono meriti o una qualsivoglia bravura, io non ci sarei e rimmarrei sempre chiusa in me stessa, non mostrando nulla di ciò che faccio."
Ora veniamo all'aspetto tecnico di questo post.
Ieri pomeriggio, in un momento libero e di svago ( quei pochi che la mia testa mi concede), mi sono ritrovata in un angolo commerciale fatto di negozi e guarda caso ci ho trovato una bella cartoleria. Ovviamente non ho resistito e sono entrata, fin da bambina la cartoleria mi ha fatto questo effetto 'giardino segreto'. Trovare i quaderni, i fogli, le matite, penne, pennini e nuovi materiali tutti impilati precisamente, mi manda in un visibilio interiore. Mentre girovagavo tra il corridoi di prodotti che profumavano di carta, pastelli e gomma, ho pensato "Già che ci sono potrei comprare qualcosa di utile per questo mio nuovo progetto sui ritratti?". 
Così presa da quel momento 'Why not?' ho trovato una curiosa matita gomma. 
Sì, lo so, come ho anticipato prima, avrò scoperto l'acqua calda. Ma davanti a queste cose sono ancora una bambina, mi entusiasmo e subito voglio capire e sapere come usare quel nuovo utensile.
Ad ogni modo, l'accattivante blu della matita e della piccola spazzola posizionata all'estremità di quest'ultima mi hanno conquistata e la mina candida è stata l'elemento che mi ha convinto del tutto.
Tornata a casa l'ho provata e mi ha lasciato piacevolmente divertita. La gomma-mina è dura, ma cancella senza rovinare o corrodere il foglio e con la piccola spazzola si pulisce il tutto dalle briciole di gomma. Questa matita-gomma è capitata in un momento perfetto, proprio ora che ho bisogno, spesso e volentieri, di una cancellata minuziosa e accurata in certi punti, come ad esempio i particolari di un occhio o di una bocca.
Adesso è il momento dei saluti, vi lascio con un'immagine dello strumento che ho acquistato e non sapendo se sia giusto mettere o nominare la marca, inserirò soltanto una foto, sperando comunque possa esservi utile in caso vogliate fare una ricerca a riguardo.



Nella speranza di non avervi tediato, vi saluto e ci sentiamo nel prossimo post.

KiaraNana

lunedì 23 settembre 2013

Ritratto: Chris Hemsworth



Ultimamente ci ho preso gusto ad editare la notte, prima di andare a dormire. Ma sul mio blog/sito, preferisco farlo con le mie facoltà visive notevolmente più riposate ;).
Continua la mia serie di ritratti di persone che mi piacciono e attirano, sia per le loro caratteristiche fisionomiche, che per le splendide espressività che mi rimandano ammirazione, tenerezza, tenacia e per il loro carisma, che esercitano così bene su di me.
Ho finalmente potuto controllare, con questo ulteriore disegno, che alcuni miei difetti nella procedura della forma del viso sono abbastanza ripetitivi ed ora che li inizio a notare, credo di poterli correggere nel tempo e disegnando da una buona angolazione (o meglio un po' più alta sulla sedia). 
Vi lascio quindi al mio Chris Hemsworth - che somiglia un po' al Brad Pitt - e vi auguro una buona giornata.

KiaraNana